
1 ottobre 2008
AAA credito cercasi (di Piero Carducci)

27 settembre 2008
CANTIERE ABRUZZO INCONTRA MONDO ACCADEMICO E IMPRENDITORIALE

Tra i contributi, quello del professor Prof. Gaetano Bonetta, ordinario di Pedagogia Generale e preside della facoltà di scienze della formazione dell’università di Chieti, che ha messo l’accento sull’importanza strategica di una “nuova identità della formazione professionale come elemento cardine per il futuro della nostra regione”.
Di federalismo regionale e fiscale si è occupato invece il prof. Romano Orrù, docente di diritto pubblico all'università di Teramo, che ha sottolineato la necessità di “dare agilità alla macchina pubblica in un sistema in cui il merito torni ad essere protagonista”.
Il prof. Ferdinando Romano, ordinario alla Sapienza di Roma, ha messo in evidenza “il coraggio di fare riforme vere della sanità, senza fermarsi – come nel piano sanitario regionale – a iniziative di mera immagine. Quel che occorre è una Asl unica territoriale con l’aziendalizzazione delle strutture ospedaliere attraverso multipresidi o presidi unici, una più efficiente politica di controllo sulla spesa e di responsabilizzazione dei manager. Chi sbaglia - ha concluso - deve andare a casa”. Sulla stessa linea d’onda l’avv. Massimo Cirulli che, “per ridurre gli sprechi e migliorare la qualità dei servizi ha proposto un ambito unico per il sistema integrato delle acque con una progressiva integrazione con il ciclo integrato dei rifiuti e delle società di gestione”.
“Le imprese sono in ginocchio e il sistema energetico e infastrutturale è troppo rudimentale – ha fatto presente Gennaro Strever, presidente regionale dell’Ance – per favorire l’insediamento di aziende tecnologicamente avanzate”.
“Per affrontare una situazione grave come quella che sta attraversando l’Abruzzo non occorrono libri dei sogni ma programmi concentri e rispetto delle regole, da parte dei politici ma anche degli imprenditori” ha detto Fabio Spinosa Pingue, presidente dei giovani imprenditori.
L’economista Piero Carducci si è soffermato sulla necessità di reperire risorse europee per l’innovazione ha concentrato il proprio intervento. “Il problema di fondo dell’Abruzzo – ha detto Carducci – è la minore produttività della nostra regione rispetto alle altre e tale sfida si può vincere solo innovando e risparmiando risorse al tempo stesso”.
Lorenzo Di Flamminio, vice presidente della Compagnia delle Opere, ha sottolineato l’importanza “dello sviluppo dell’impresa sociale e del no profit attraverso il criterio della sussidiarietà, metodo per una democrazione migliore. “A tal riguardo la Regione deve fare molti passi in avanti rispetto al recente passato”.
Nel corso del dibattito sono intervenuti, tra gli altri, Anna Maria Lanci, presidente regionale della Confcooperative, Giuseppe D’Amico, direttore regionale di Confindustria, e Patrizio Schiazza, presidente regionale dell’associazione ambientalista Ambiente e/è Vita.
Nei prossimi giorni Cantiere Abruzzo tornerà ad affrontare altri temi nei previsti incontri con il mondo della cultura e del volontariato.
25 settembre 2008
Cantiere Abruzzo "incontra" il mondo accademico e imprenditoriale

"La disponibilità a partecipare a un progetto di crescita del nostro territorio offerta da numerosi docenti universitari ed esponenti del mondo imprenditoriale - ha sottolineato il Sen. Di Stefano - testimonia come la nostra iniziativa abbia colto nel segno e come, anche successivamente al momento elettorale, vada necessariamente manutenuto aperto e soprattutto vivo un luogo di confronto tra politica e società abruzzese".
16 settembre 2008
Di Stefano: governare è la prova più difficile (da Il Centro d'Abruzzo)

«Con la prossima legislatura ci giochiamo il futuro della nostra Regione, per cui dobbiamo rivedere totalmente l’approccio utilizzato sino ad oggi ed essere artefici di un rinnovamento che non passi soltanto dai volti delle donne e degli uomini che andranno a sedere sui banchi del prossimo Consiglio, quanto piuttosto sul metodo di gestione della cosa pubblica: abbiamo bisogno – oggi più che mai – di rigore, trasparenza, di capacità di ascolto dei problemi dei cittadini e dei territori» spiega Di Stefano.
«Soprattutto – prosegue l’esponente di An – dovremo calcare la mano sul concetto di questione morale, intesa come la somma tra l’onestà e la competenza, da un lato perché, dopo le ben note vicende giudiziarie, l’Abruzzo ha bisogno di poter riprendere a marciare a testa alta, dall’altro perché vanno definitivamente spezzati i meccanismi che impediscono alla macchina amministrativa regionale di camminare celermente e secondo principi di efficienza ed economicità».
Quanto al candidato presidente, poi, Di Stefano ribadisce che «prima dei nomi è importante concentrarsi sui programmi: è per questo che abbiamo voluto promuovere l’iniziativa Cantiere Abruzzo che, in poco più di un mese di vita, ha avuto incoraggianti riscontri, andati ben oltre ogni ottimistico auspicio, con oltre duemila contatti e centinaia di contributi, commenti e opinioni, segno evidente di una voglia non sopita di partecipazione che proviene dalla società».
«Dalle proposte raccolte con tale iniziativa – continua il senatore – è emerso che le priorità si chiamano ripresa economica e incremento occupazionale, tagli agli sprechi e risanamento dei conti pubblici, valorizzazione e sostegno delle produzioni agricole, attenzione per l’ambiente, riordino degli enti strumentali e delle aziende regionali, riequilibrio territoriale».
«Tra queste proposte – ricorda Di Stefano – anche quella di far partecipare l’Abruzzo alla fase di costituzione della Banca del Sud: agganciare la Regione allo strumento finanziario fortemente voluto dal governo Berlusconi, infatti, è una opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire».
«Cantiere Abruzzo, passata la fase elettorale – annuncia Di Stefano – darà vita a una scuola di formazione permanente cattolica rivolta in particolare ai giovani, ma non solo, che vorranno impegnarsi per il rinnovamento della politica: una palestra culturale in cui insegnare, come ha sostenuto monsignor Fisichella, l’importanza di coniugare la laicità dello Stato con il rispetto di posizioni basate su principi etici che non sono confessionali ma appartengono alla morale naturale».
«È evidente che ogni idea – conclude Di Stefano – cammina sulle gambe delle persone, per cui mi sono sentito lusingato e reso disponibile rispetto all’invito che le locali federazioni di An, unanimemente, mi hanno rivolto e su cui c’è stato anche l’avallo dei vertici nazionali del partito; oltre quella di An, però, ci sono altre candidature sul piatto e ognuna di esse – da Scelli a Piccone, da Pagano a Chiodi, da Tagliente ad altri ancora – è valida e sta a testimoniare la qualità della classe politica del centro-destra: da parte mia, al di là dell’investitura o meno di Roma, ci sarà impegno totale così come di tutta Alleanza Nazionale, che metterà al servizio della coalizione le sue riconosciute doti di radicamento territoriale e di capacità di parlare al cuore della gente».
15 settembre 2008
Cantiere Abruzzo: Sì alla Banca del Sud

“Grande soddisfazione per gli incoraggianti riscontri, che vanno ben oltre ogni ottimistico auspicio, alla nostra iniziativa di Cantiere Abruzzo”. Ad esprimerla è il promotore della stessa, il Sen. Fabrizio Di Stefano, che – nel corso di una conferenza stampa tenutasi sabato 13 settembre alle ore 11.45 a Pescara – ha sottolineato “gli oltre 2.000 contatti e le diverse centinaia di contributi ricevuti, commenti, opinioni e proposte ricche di spunti. Neanche noi ci aspettavamo una così forte voglia di partecipazione alla ricostruzione della nostra regione – riconosce il coordinatore regionale di An – e ci stiamo attivando per rispondere a tutti in tempi strettissimi.
Di Stefano questa mattina si è soffermato su un tema in particolare: l’inderogabilità di un immediato rilancio economico e finanziario della regione, lanciando una proposta nuova: “L’idea – ha spiegato – è quella di assegnare una nuova mission alla FIRA, facendo partecipare l'Abruzzo attraverso la Finanziaria Regionale alla costituenda Banca del Sud, come previsto dall’art. 6 Ter, comma terzo, lettera B del DL 112 approvato dal Parlamento a fine luglio. Agganciare l’Abruzzo allo strumento finanziario fortemente voluto dal governo Berlusconi, infatti, è una opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire. Così come risposte concrete andranno individuate per affrontare la crisi che attraversa il mondo agrario nella prospettiva della nuova PEC. Rimanendo in tema di ripresa del sistema socio-economico regionale, Di Stefano, facendo riferimento ai segnali di attenzione arrivati dal mondo culturale e accademico, ha ribadito la convinzione di come anche la cultura possa rappresentare uno dei volani della promozione del nostro territorio in Italia e nel mondo. A tal riguardo – ha riferito – abbiamo registrato la disponibilità di diversi esperti a lavorare insieme a noi a quella legge di riforma del settore che la Mura non è riuscita a concretizzare. Alfredo Castiglione, per An, seguirà la formazione del programma del PdL su questo e altri argomenti”.
E proprio alla luce dell’apporto di tante qualificate energie e, non ultimo, dell’appello lanciato dal Pontefice nei giorni scorsi affinché cresca una nuova generazione di politici cattolici – ha concluso il Sen. Di Stefano – ci siamo convinti che l’esperienza di Cantiere Abruzzo non si possa fermare il 30 novembre ma che si debba trasformare in una scuola di formazione politica aperta e permanente, rivolta in particolar modo ai giovani sino ai 35 anni che vorranno impegnarsi per il rinnovamento di una politica che sappia coniugare la prassi amministrativa con gli insegnamenti del rispetto della vita umana, della solidarietà, della convivenza pacifica e della dignità del lavoro che provengono dalla dottrina sociale della Chiesa.
Riguardo al mancato aumento delle tasse legate alla sanità abruzzese - chiosa infine Di Stefano - se si fosse verificata tale sciagurata ipotesi la responsabilità sarebbe stata del governo Berlusconi, adesso che è stata scongiurata il merito è dello stesso Paolini.”
11 settembre 2008
Cantiere Abruzzo farà "scuola"

A tal proposito, Di Stefano ha annunciato che Cantiere Abruzzo, il “pensatoio culturale” fondato lo scorso luglio, «darà vita a una scuola di formazione permanente rivolta in particolare ai giovani, ma non solo, che vorranno impegnarsi per il rinnovamento della politica: una palestra culturale in cui insegnare – come ha sostenuto monsignor Fisichella – l’importanza di coniugare la laicità dello Stato con il rispetto di posizioni basate su principi etici che non sono confessionali ma appartengono alla morale naturale».
«I corsi – precisa l’esponente di An – partiranno in inverno e avranno la loro conclusione in estate, saranno aperti al contributo di esperti conoscitori delle dinamiche politiche e delle prassi amministrative che spiegheranno come mettere a frutto nella quotidianità gli insegnamenti del rispetto della vita umana, della solidarietà, della convivenza pacifica, della dignità del lavoro che provengono dalla dottrina sociale della Chiesa».
«Oggi più che mai – conclude Di Stefano – di fronte al ripensamento di molti circa il ruolo del progresso e del mercato come unici arbitri delle società è necessario che la politica sappia riscoprire il senso della sobrietà e dei vincoli comunitari per arginare quella che Ratzinger ha definito una “corsa frenetica verso il nulla”, cioè quell’insaziabile consumismo economico e morale che rischia di depredare la Terra e svuotare le coscienze».
Riordino degli Enti Strumentali, una priorità per l'Abruzzo
