11 settembre 2008

Riordino degli Enti Strumentali, una priorità per l'Abruzzo


Riordino degli Enti Strumentali - Cantiere Abruzzo ha creato un gruppo di lavoro per definire un progetto di legge regionale per il riordino degli Enti strumentali e delle società regionali. Sulla materia del riordino degli Enti sono stati presentati, nel corso della precedente legislatura, diversi progetti di legge, ma la maggioranza di centro-sinistra non ha ritenuto di procedere nel riordino della giungla di Enti regionali. Il progetto di riordino a cui sta lavorando Cantiere Abruzzo si pone l'obiettivo di ridurre i costi degli apparati politici e di riorganizzare gli enti sulla base di criteri di efficienza e di efficacia. Basti pensare che gli Enti e le Società partecipate e controllate dalla Regione Abruzzo dispongono di circa 250 sedi e uffici sul territorio regionale, e di oltre 3.500 addetti diretti e indiretti. Una selva clientelare cresciuta negli anni in maniera disordinata ed ora da riordinare, a partire dalla gestione dell'acqua e dei trasporti. E' importante sottolineare che non sono ridondanti soltanto i consigli di amministrazione ma esiste una questione ben più ampia di sovrabbondanza delle strutture manageriali: in diversi enti la giuntad centro sinistra ha nominato dirigenti senza particolari titoli e non sempre all'altezza dei compiti. Uno dei punti qualificanti del programma del Sen. Fabrizio Di Stefano è proprio la riforma degli enti regionali. Il sistema Regione deve essere disboscato e riformato: dobbiamo sopprimere gli enti inutili, semplificare le strutture, eliminare le duplicazioni, che portano a costi ormai insopportabili per la collettività. Certamente alcuni Enti sono inutili, nel senso che le rispettive competenze sono state assunte da strutture più recenti o attribuite a Comuni e Province. Esistono poi enti sovrabbondanti, come nel caso del settore dei trasporti (dove operano ben quattro Spa: Saga, Arpa, Gtm, Sangritana) che devono essere soggetti a drastici processi di razionalizzazione e di fusione. I tagli devono riguardare soltanto le strutture politiche, ovvero consiglieri di amministrazione e dirigenti a tempo determinato, e tutti i progetti presentati prevedono la salvaguardia integrale degli attuali livelli occupazionali, nonché dei diritti maturati dai singoli rispetto alla previdenza ed al trattamento pensionistico. Analoghi processi di riorganizzazione dovranno riguardare il settore dell'acqua, tanto elefantiaco nelle strutture quanto inefficace. Il progetto sarà definito entro qualche settimana e sarà pubblicato su Cantiere Abruzzo. Eventuali contributi sono graditi e possono essere inviati dai nostri lettori e simpatizzanti all'indirizzo del sito.


Gruppo di lavoro "Cantiere Abruzzo"

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